Con l’approvazione della Manovra 2025, il panorama dei bonus edilizi subirà cambiamenti significativi. Questo anno potrebbe rappresentare l’ultima grande opportunità per sfruttare agevolazioni fiscali consistenti in ambito edilizio e per la riqualificazione energetica. Ecco i principali punti della riforma:
1. Scadenze e Modifiche ai Bonus
- Bonus Ristrutturazione : La detrazione del 50% resterà valida nel 2025 per la prima casa con un tetto massimo di 96.000 euro. Tuttavia, dal 2026 l’aliquota scenderà al 36%, con un ulteriore calo previsto fino al 30% nel 2028.
- Ecobonus : Una nuova aliquota unica sarà applicata nel 2025: il 50% per le prime case e il 36% per le altre tipologie di immobili. Anche in questo caso le percentuali diminuiranno dal 2026.
- Sismabonus : Esteso fino al 2027, con aliquote decrescenti, iniziando da un 50% nel 2025 per le prime case.
2. Stop agli Incentivi per le Caldaie a Gas
Dal 2025 non saranno più disponibili bonus per la sostituzione delle caldaie a gas con modelli alimentati a combustibili fossili. Questa decisione è allineata alle direttive europee che mirano a una transizione verso edifici più sostenibili e all’utilizzo di tecnologie ibride e rinnovabili.
3. Verso la Case Green
Con l’adozione delle direttive UE, la priorità è rendere le abitazioni energeticamente efficienti. Questo implicherà un valore crescente per gli immobili di nuova costruzione o già conformi agli standard green. Al contrario, gli edifici più dati rischiano una svalutazione crescente, data la riduzione delle agevolazioni per le ristrutturazioni.
4. Ultima Opportunità: Perché il 2025 è Cruciale
Il 2025 segna un punto di svolta, essendo l’ultimo anno in cui le agevolazioni manterranno condizioni più vantaggiose. Dopo questi dati, le aliquote caleranno progressivamente, riducendo l’attrattiva di interventi su immobili meno efficienti.
Riflessione: Nuovo vs Vecchio
La progressiva riduzione dei bonus e l’enfasi sulla sostenibilità energetica porteranno a un ulteriore apprezzamento del nuovo, che offrirà maggiore conformità normativa e risparmio energetico. In parallelo, la scelta degli incentivi rischia di rendere meno conveniente investire nella ristrutturazione di edifici più vecchi.
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